APPUNTI PER UNA RIFLESSIONE IN CAMMINO NELLE VALLI DI LANZO…

 

Perché la montagna? Perché il territorio delle Valli di Lanzo per pensare il nostro futuro?

 

Non siamo accecati da un’ideologia neoromantica che vede della vita alpina (e rurale) solo il bello, dimenticando i disagi e le fatiche (improbe, a volte!) che le persone della montagna fanno per “resistere” a vivere dignitosamente in un ambiente (naturale, economico e sociale) difficile, quando non impoverito, dimenticato, desolato. È che crediamo che il vivere in montagna riassuma e “raffini” i valori in cui ci riconosciamo: sobrietà, essenzialità, collaborazione reciproca, solidarietà. È che la montagna premia l’impegno, la fatica, la dedizione, la disciplina, contro l’esteriorità, la vanità, il narcisismo, la superficialità, l’edonismo consumistico…come cerchiamo di fare noi di Dalla Stessa Parte nel nostro lavoro di tutti i giorni…

 

La Valli di Lanzo sono “questa” montagna, la “nostra” montagna di casa: dimenticate (per fortuna?) dall’orgia (ormai esaurita) dello sci di massa, solo lambite per la loro perifericità dal “luna park” del grande alpinismo mediatico, poco apprezzate, per la loro asprezza e difficoltà di accesso, dal turismo “mordi e fuggi” e di “passaggio”. Queste caratteristiche hanno determinato la loro marginalità e la loro sostanziale integrità, la loro povertà economica e la loro sobrietà “spirituale”: se ciò sia un handicap o un’opportunità, e quindi una maledizione o una dote per il futuro, dipende anche da come chi le abita e le pensa (e noi siamo tra questi) saprà sfruttare le condizioni di oggi!

 

Non abbiamo ricette magiche che trasformino la pietra in oro, non abbiamo “teorie del tutto” che spieghino e governino l’evoluzione delle nostre valli, non abbiamo un progetto onnicomprensivo per risolvere i problemi di chi quotidianamente affronta nelle nostre “terre alte” carenze di lavoro, deficit di servizi, complessità di mobilità, rarefazione di relazioni: ma siamo disponibili ed abbiamo molta voglia di confrontarci per pensare con tutti quelli che, come noi, amano le Valli di Lanzo e vogliono preservarle, migliorarle, quindi abitarle. Mettiamo perciò a disposizione in questo dialogo (e nelle sfide imprenditoriali e sociali che speriamo ne derivino!) la nostra forza, la nostra storia, la nostra capacità di mettere insieme organizzazione e cuore, professionalità e comunità.

 

Noi ci siamo, nelle Valli di Lanzo! Chi c’è, batta un colpo! Noi risponderemo!