CHI SIAMO
L’orto sociale DSP è il settore della Cooperativa Dalla Stessa Parte, facente parte di un progetto più ampio di inserimenti di borse lavoro piuttosto che di recupero di un terreno dismesso da molto tempo, col fine di produrre prodotti biologici.
Il progetto qui esposto è finalizzato al recupero di un terreno urbano di circa 5000 mq. attualmente utilizzato solo in minima parte per le sperimentazioni effettuale nell’ambito dell’agricoltura sociale.
L’area in questione si sviluppa su una larghezza di circa 16 m. e presenta 6 pilastri in mattoni dalle dimensioni medie di 2,50 x 1,00 x 7,00 m. costruiti in epoca fascista, elementi che non costituiscono un ostacolo all’attività agricola. Si ritiene infatti che questi imponenti cippi possano svolgere per captazione solare, una funzione di riscaldamento del terreno e di stabilizzazione della temperatura tra giorno e notte. Potranno inoltre essere recuperati in senso colturale, assieme all’intero perimetro della recinzione, come supporto di colture rampicanti.
IL TERRENO
Il terreno è completamente cintato, la zona coltivata non ha adiacenze stradali ed è quindi protetta dall’inquinamento del traffico urbano. Lo strato colturale limoso alluvionale, costituisce un buon substrato, ma ha il limite di trovarsi al di sotto del livello delle abitazioni circostanti. Si renderà pertanto necessario l’apporto di terreno da coltivo che consentirà un lieve innalzamento del livello del terreno e di conseguenza una minore tendenza ad allagamenti che possono causare gravi danneggiamenti delle colture.
La presenza di un pozzo di falda a cui è annessa una vasca di accumulo che consente anche un innalzamento della temperatura dell’acqua, è sufficiente al fabbisogno idrico dell’intero lotto coltivato. Per agevolare le operazioni di irrigazione sono dislocate tre vasche di accumulo che consentono di ridurre le distanze tra le colture e la fonte idrica da cui si attinge. Le attività di irrigazione, considerando che si tratta di un progetto di agricoltura sociale, devono tenere conto sia delle necessità delle colture, sia delle esigenze formative e didattiche del progetto. Sono quindi previste due tecniche di irrigazione: quella goccia a goccia che consente una riduzione dei tempi dedicati all’attività e un risparmio della risorsa idrica, e quella diretta mediante l’utilizzo di tubo in gomma e innaffiatoi che consente ai tirocinanti la sperimentazione di un rapporto più semplice e diretto dell’apporto fondamentale di cui necessitano tutte le colture.
Il progetto prevede la coltivazione di un’ampia varietà di colture orticole e di erbe aromatiche al fine di consentire ai tirocinanti la sperimentazione delle differenti operazioni colturali e l’apprendimento di un bagaglio ampio di tecniche e metodi utilizzati in orticoltura. La varietà dei prodotti puo’ inoltre consentire una più facile commercializzazione attraverso i canali della vendita diretta ed una maggiore utilità delle “Borse dell’Orto” che sono fornite ai tirocinanti.
LA COLTIVAZIONE
L’annualità prevede di utilizzare i mesi di gennaio e febbraio per operazioni di preparazione e pulitura del terreno, mentre nel mese di marzo iniziano in genere le operazioni di semina. Nei mesi successivi si effettuato le piantagioni di vari prodotti che vengono illustrati nella sezione i nostri prodotti.
Per la maggior parte delle colture sono acquistati piantini presso aziende di zona o della provincia di Torino, i cui prodotti garantiscono elevata affidabilità e buone rese produttive. Nel corso del progetto si ritiene però utile ed importante la possibilità per i tirocinanti di sperimentare l’intero ciclo produttivo su alcune colture, per le quali si partirà dalla semina in vasetto e si procederà successivamente al trapianto.
Si prevede l’utilizzo di tecniche atte ad incrementare la fertilità del terreno mediante l’ossigenazione e il non compattamento della superficie colturale. Per quel che concerne le attrezzature si prevede l’utilizzo di un motocoltivatore professionale dotato di pettini (per l’ossigenazione del terreno) e fresa, e di strumenti manuali quali: pale, vanghe, forconi, trapiantatoi e zappe di varia forma e dimensione.
Attualmente questo progetto è sviluppato da referente del progetto (Operatore formato sia in ambito Formativo che in metodologie e tecniche di coltivazione) che lavora insieme a più Borse Lavoro e/o Tirocinanti.