La tecnica utilizzata per la coltivazione dell’orto, trae spunto dall’esperienza maturata dall’agronomo giapponese Masanobu Fukuoka e l’agricoltura naturale e dalle tecniche culturali tipiche dell’agricoltura biologica convenzionale.

Si è partiti alcuni anni fa interrando legna e sfalci di siepi e piante in alcuni scavi fatti lungo tutto l’orto; negli scavi sono stati prima posizionati dei bancali e successivamente legna e sfalci, in modo che tutta la struttura rimanga arieggiata e che abbia un buon drenaggio dell’acqua.

Il materiale interrato fornisce sostanza nutritiva al terreno, rendendo quindi superfluo la fase di concimazione.

Uno degli obbiettivi principali è  la cura, non solo delle piante, ma del terreno stesso, rifacendosi agli studi sulla micorrizazione del terreno, portando ovviamente a una maggiore salute delle piante stesse, che quindi necessitano di molti meno trattamenti.

La lotta con le erbe spontanee viene fatta manualmente, eliminando solo la parte aerea della pianta, sempre nell’ottica di essere il meno possibile invasivi nei confronti dello strato superficiale del terreno.

Masanobu Fukuoka

L’OBIETTIVO FINALE DELL’AGRICOLTURA NON È LA COLTIVAZIONE DELLE COLTURE,
MA LA COLTIVAZIONE E LA PERFEZIONE DEGLI ESSERI UMANI

 

Masanobu Fukuoka

Le operazioni colturali seguono i principi dell’agricoltura biologica e si attengono alle norme previste dal Regolamento CE 834/2007. Si utilizzano tecniche atte ad incrementare la fertilità del terreno mediante l’ossigenazione e il non compattamento della superficie colturale. Per quel che concerne le attrezzature si utilizza un motocoltivatore professionale dotato di pettini (per l’ossigenazione del terreno) e fresa, e di strumenti manuali quali: pale, vanghe, forconi, trapiantatoi e zappe di varia forma e dimensione. Le operazioni colturali  sono quindi le seguenti:

  • ossigenazione del terreno mediante l’utilizzo del motocoltivatore con pettine o dei forconi;

  • fresatura del terreno mediante l’utilizzo del motocoltivatore con fresa;

  • preparazione delle prode (per le colture che lo richiedono) mediante l’utilizzo di zappe;

  • preparazione dei solchi di semina (per le colture che lo richiedono) mediante l’utilizzo del motocoltivatore con relativo assolcatore;

  • predisposizione del sistema di irrigazione (si veda sopra);

  • irrigazione (si veda sopra);

  • rimozione erbe infestanti con tecniche manuali o mediante l’utilizzo di apposite attrezzature, ed altre operazioni di cura specifiche;

  • eventuali trattamenti con prodotti consentiti dal Regolamento CE 834/2007 (solo se strettamente necessari);

  • raccolta;

L’alternanza degli utilizzi di strumenti manuali e di motocoltivatore permette la massima integrazione di ogni lavoratore in ogni fase necessaria per questo tipo di attività.

Si applica anche la rotazione costante delle colture per ottimizzare la produttività delle colture nella garanzia costante del mantenimento della qualità del prodotto

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