DOPO LA FESTA
è stato bello!
Per chi c’era, e per chi c’è stato con il pensiero.
Perché c’erano trent’anni di facce, divenute adulte, invecchiate, immutate, che hanno fatto la storia di DSP.
Perché queste facce hanno sorriso, riso, ricordato e si sono commosse, ripensando alla strada fatta, anche grazie ai loro passi.
Perché queste facce non erano obiettori, soci, partner, istituzioni, utenti, famiglie…ma solo visi che si sono ri-conosciuti e ri-trovati dopo e grazie agli anni di sorrisi e fatiche insieme.
Ci sono state anche mani: dure, fragili, lente, veloci, sciupate o curate che si sono allacciate e strette. Mani che hanno maneggiato rastrelli o cacciaviti, penne o tastiere, mani per la fatica o per il pensiero, e che nella stretta dell’altro hanno rammentato tutto il lavoro fatto per arrivare ad essere ciò che siamo.
è stato divertente, e commovente!
Per gli interventi seri di chi ha lasciato un pensiero ed una riflessione, per il ballo scatenato di chi si è sentito fra i suoi, e non si è vergognato di essere se stesso. Per gli aneddoti mai raccontati (o ripetuti ormai infinite volte…) e per le vite condensate in poche battute. Per le foto che hanno raccontato una quotidianità apparentemente banale ma che, nella sua continuità, è un messaggio di fiducia.
Siamo felici di esserci stati, e che ci siate stati. Perché abbiamo visto, sentito e toccato il valore ed il calore del nostro lavoro! Che è fatto di mani e di facce, prima che di pensieri.
Grazie a ognuno. Grazie a tutti, insieme.